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CIRCOLARE - 16 NOVEMBRE 2015

 

 

 

SPESE D’ISTRUZIONE, NUOVA DETRAZIONE

 

Cambia la detraibilità Irpef delle spese d’istruzione in quanto viene introdotta la possibilità di detrarre anche le spese relative a scuole dell’infanzia e primaria e viene previsto un limite alla detrazione pari a euro 400. Questa è una delle novità fiscali introdotta dalla Legge n. 107/2015.

 

 


 

 

CONTROLLI A DISTANZA LIBERALIZZATI A META’

 

Non servirà più l’autorizzazione del sindacato o del Ministero del Lavoro per controllare a distanza i lavoratori mediante telefonini, tablet, pc o comunque strumenti di lavoro dati in uso al dipendente. In compenso, il datore di lavoro dovrà rispettare le norme previste dal Codice della privacy (D.Lgs. n. 196/2003) e informare preventivamente i lavoratori mediante la redazione di un regolamento aziendale nel quale vengono spiegati punto per punto i limiti di utilizzo di tali strumenti.

 


Dopo l’intervento del decreto legislativo, l’art. 4 ne esce in sostanza “parzialmente” liberalizzato. Infatti, se da un lato cade l’autorizzazione sindacale o amministrativa, restano comunque in piedi sia il rispetto del Codice della privacy e in particolare il provvedimento del Garante del n. 13 del 1° marzo 2007 sia la preventiva informazione ai lavoratori dei limiti di utilizzo delle apparecchiature di controllo.

 

 


 

 

UNICO REGIME AGEVOLATO PER I PICCOLI CONTRIBUENTI DAL 2016

 

In base al Ddl di stabilità 2016, dal 2016, diventa operativo un solo regime agevolato per imprenditori individuali e lavoratori autonomi, ossia il regime forfetario per autonomi introdotto dalla L. 190/2014, risultando, quindi, confermata l’abrogazione, a partire dalla medesima data, del regime di vantaggio (c.d. regime dei minimi).

 

Le novità riguardano, in particolare:

 

-          l’aumento di 10.000 euro del limite di ricavi/compensi per l’accesso/permanenza al regime forfetario per tutte le attività, salvo per le categorie professionali per le quali detto limite passerebbe dagli attuali 15.000 a 30.000 euro;

 

-          la possibilità di accesso al regime per i lavoratori dipendenti e pensionati che abbiano percepito un reddito da lavoro dipendente e assimilato non superiore a 30.000 euro nell’anno precedente;

 

-          la riduzione dell’aliquota d’imposta dal 15% al 5% per i primi cinque anni, in caso di avvio di una nuova attività;

 

-          la modifica dell’agevolazione contributiva.

 

Un’altra modifica interessa i soggetti che sono lavoratori dipendenti o pensionati e svolgono o intendono avviare un’attività in forma autonoma. Viene abrogato l’attuale requisito limitativo per l’accesso al regime forfetario che richiede che, nell’annualità precedente, i redditi conseguiti nell’attività d’impresa, dell’arte o della professione siano prevalenti rispetto a quelli eventualmente percepiti come redditi di lavoro dipendente e assimilati, rispettivamente ai sensi degli artt. 49 e 50 del TUIR.

 

 


 

 

ASSEGNAZIONE AGEVOLATA IMMOBILI DI SOCIETA

 

Il disegno di legge di stabilità 2016 ripropone una misura da tempo attesa in particolar modo dalle società che subiscono le penalizzazioni derivanti dalla disciplina di comodo.

 


Viene, infatti, riproposta la disciplina speciale di assegnazione o di cessione agevolata di beni ai soci o di trasformazione agevolata in società semplice, che permetterà di estromettere i beni dal regime di impresa e di evitare, quindi, le suddette penalizzazioni, beneficiando di un regime impositivo di favore rispetto a quello ordinario sia per quanto riguarda le imposte sui redditi che per quanto riguarda le imposte di registro, ipotecaria e catastale.

 

Al di là della formulazione tecnica della norma, la prima questione da rilevare è il fatto che essa non si rivolge alle sole società di comodo; possono, quindi, assegnare in modo agevolato anche le società che non risultano di comodo, ma che intendano attribuire beni ai propri soci beneficiando della tassazione ridotta.

 

Venendo all’entità dell’agevolazione, sulla differenza tra il valore normale del bene assegnato (o rientrante nel patrimonio della società trasformata) e il suo costo fiscalmente riconosciuto è prevista un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP pari all’8% o, se la società risulta di comodo in almeno due dei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al momento della assegnazione, cessione o trasformazione del 10,5%. La base imponibile dell’imposta sostitutiva può, inoltre, essere determinata, su richiesta della società, assumendo in luogo del valore normale dei beni immobili il loro valore catastale, spesso notevolmente inferiore.

 

Per quanto riguarda le imposte indirette, è prevista la riduzione alla metà dell’imposta di registro eventualmente dovuta per l’assegnazione, nonché l’applicazione delle imposte ipotecaria e catastale in misura fissa.

 

 


 

 

NOTA DI ACCREDITO IVA ALLA DATA DI APERTURA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI

 

Il disegno di legge di stabilità 2016 riformula il secondo comma dell’art. 26 del DPR 633/72, relativo alle condizioni di emissione della nota di variazione IVA in diminuzione nel caso di procedure concorsuali ed esecutive rimaste infruttuose.

 

Molto più chiaramente rispetto alla norma attuale, verrebbe, quindi, disciplinata l’emissione della nota di credito a seguito di mancato pagamento del corrispettivo, da parte del cessionario o committente dell’operazione, nelle ipotesi:

 

-          di procedure esecutive rimaste infruttuose;

 

-          di assoggettamento del cessionario o committente a procedure concorsuali (fattispecie che, quindi, ai fini della nota di variazione, risulterebbe svincolata dal mai chiarito accertamento della condizione di “infruttuosità” della procedura medesima);

 

-          di accordo di ristrutturazione dei debiti ovvero di piano attestato di risanamento.

 

 


 

 

LE NOVITA’ FISCALI DELLA “LEGGE DI STABILITA”

 

È stato approvato nel Consiglio dei Ministri del 15.10.2015 il disegno di Legge di Stabilità 2016. Analizziamo quali sono i principali interventi contenuti nella Legge di Stabilità, evidenziando sin da ora che si tratta solo di un disegno di legge che viene trasmesso alle Camere per proseguire il normale iter parlamentare che porterà all’approvazione definitiva. In questo iter, il disegno di legge potrà subire modifiche, delle quali vi daremo conto in modo tempestivo.

 


IMU - Abolizione dell’imposta sull’abitazione principale, anche sulle case di lusso adibite ad abitazione principale, nonché sui terreni agricoli (in questo caso vi sono delle modifiche importanti sulle norme già a suo tempo introdotte) e abolizione dell’imposta sui c.d. macchinari imbullonati tramite una procedura particolare che li esclude dal novero della rendita catastale.

 

 TASI - Scompare la TASI nelle seguente situazioni:

-          in caso di immobile destinato dal proprietario ad abitazione principale per sé e la propria famiglia;

-          in caso di immobile affittato dal proprietario, ma destinato dall’inquilino (possessore) ad abitazione principale per sé e per i propria famiglia.

 

 
Taglio aliquota IRES - Previsto dal 2017 il taglio dal 27,5% al 24% dell’IRES, salvo anticipare la riduzione al 2016 se verrà concessa una maggiore flessibilità nei conti da parte dell’Unione europea.

 

Super ammortamenti per i beni acquistati dal 15 ottobre - Altra misura favorevole alle imprese è quella che mira a consentire il super ammortamento al 140% che dovrà essere ripartita in modo lineare sulla vita utile del bene. Da quanto si apprende la misura agevolativa si applicherà ai beni acquistati nel 2016 e anche quelli acquisti nell’ultimo trimestre del 2015 a partire dal 15 ottobre.

 

Aumento del limite dei ricavi per i forfettari - Nella bozza della Legge di Stabilità 2016 vengono introdotti dei nuovi limiti di ricavi per il regime forfettario aumentando le attuali soglie (diversificati sulla base dell’attività svolta) con un incremento di 10.000 euro per tutti che diventa di 15.000 euro per i professionisti aumentando così il limite per quest’ultimi a 30.000 euro.

 

Bonus edilizi prorogati per il 2016 - Il disegno di Legge di Stabilità 2016 varato dal governo nella giornata di giovedì 15 ottobre proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2016, la detrazione Irpef del 65% per gli interventi di efficientamento energetico e del 50% per le ristrutturazioni e l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.

 

Sale il limite del contante - Tra le novità dell’ultima ora contenute nel disegno di Legge di Stabilità 2016 spicca l’aumento del limite del contante dai 999,99 euro attuali a 3.000,00 euro.

 

Assegnazione beni ai soci - Il Legislatore reintroduce la possibilità di far fuoriuscire gli immobili pagando una imposta sostitutiva (vedi articolo nella pagina precedente).

 

Rivalutazione dei beni aziendali e rivalutazione di quote e terreni da parte delle persone fisiche - Relativamente alla rivalutazione di quote e terreni il disegno di legge ripropone la possibilità, per le persone fisiche, le società semplici e gli enti non commerciali, di rideterminare il costo di acquisto di terreni e partecipazioni che possono produrre effetti sulla determinazione delle plusvalenze tassabili, ai sensi dell'art. 67, D.P.R. 917/1986 (Tuir).

 

Canone RAI in bolletta - Si prevede una riduzione progressiva della tassa, nel senso che per il primo anno (2016) l’ammontare del canone sarà di 100 euro, contro gli attuali 113,50, e (se la misura si rileverà efficace) l’importo scenderà a 95 euro nel 2017. Spetterà a un decreto del Ministero dello Sviluppo economico, che dovrà essere emanato entro 45 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità (1° gennaio del 2016), individuare i criteri per l’attuazione della misura, oltreché stabilire le modalità per riversamento all’Erario delle somme incassate dai vari operatori del settore dell’energia.

 

Riforma sanzioni amministrative - Anticipo di un anno dell’entrata in vigore delle nuove e più favorevoli misure in tema di sanzioni amministrative tributarie.

 

IRAP in agricoltura e pesca - Abrogazione IRAP per attività agricole e di pesca.

 

Iva e procedure concorsuali - Si da la possibilità di rettificare l’imposta sul valore aggiunto al momento dell’apertura del fallimento del soggetto debitore e non sarà più necessario attendere la ripartizione dell’attivo fallimentare. Un’accelerazione che di fatto si traduce in una maggiore chance di liquidità per i creditori in quanto possono detrarre l’Iva dall’importo dovuto (e quindi versare di meno) o chiederla a rimborso. In questo modo, tra l’altro, si realizzerebbe un intervento in continuità con quanto già avvenuto per le imposte dirette, per le quali la deduzione delle perdite su crediti non riscossi può avvenire all’apertura del fallimento.

 

Art-bonus - Viene reso permanente e fissato al 65% lo sconto fiscale introdotto dall’art bonus, il credito d’imposta a favore di chi aiuta la cultura.

 

 


 

COLLEGATO DDL STABILITA’ PER I LAVORATORI AUTONOMI

 

Arriva il “jobs act dei lavoratori autonomi”. Può essere ribattezzata in questo modo la bozza del disegno di legge collegata alla Legge di Stabilità 2016, attualmente al Senato dopo la firma posta la settimana scorsa dal Presidente della Repubblica, che contiene nuove tutele a favore dei professionisti e dei lavoratori con partita Iva.

Di seguito si illustrano le novità più importanti contenute nella bozza che costituirà un Collegato alla Legge di Stabilità 2016.

Le prime importanti novità contenute nella bozza del Collegato lavoro autonomo riguardano le tutele in caso di maternità e malattia. Innanzitutto, viene precisato che la gravidanza, la malattia e l’infortunio non comportano l’automatica estinzione del rapporto di lavoro che rimane, invece, sospeso senza erogazione di compenso. Inoltre, l’indennità di maternità verrà erogata dall’INPS, su domanda, a prescindere dalla effettiva astensione dall’attività. Ma la norma che forse più interessa i lavoratori autonomi è quella della sospensione, in caso di patologie gravi da impedire l’attività per oltre 60gg, del versamento dei contributi previdenziali. In questi casi, sarà possibile lasciare in stand-by il versamento dei contributi per un periodo fino a due anni. La ripresa dei pagamenti avverrà dal mese successivo alla cessazione della malattia.

 

Si allarga anche ai lavoratori autonomi la possibilità di poter applicare gli interessi di mora, in maniera automatica, in caso di ritardo dei pagamento (in genere oltre i 30gg dal ricevimento della fattura). L’automaticità della norma scatta anche se una delle due parti o entrambe le parti siano lavoratori autonomi.

 

Inoltre, le spese di formazione sostenute dai lavoratori autonomi (con esclusione dei co.co.co.) sono integralmente deducibili fino a 10.000 euro l’anno. Finora l’agevolazione fiscale era del 50%.

 

Per il terzo anno consecutivo il Governo blocca l’aliquota della Gestione separata INPS al 27,72%.

 

 


 

 

BONUS INPS HOME CARE PREMIUM

 

Si tratta di un progetto messo a punto dall’INPS (bando pubblicato il 29 gennaio 2015) che riconosce un bonus per assistere anziani non autosufficienti e disabili con handicap gravi.  L’importo del bonus va da un minimo di 200 euro a un massimo di 1200 euro al mese e viene erogato, in via sperimentale, per i mesi che intercorrono tra il 1° marzo 2015 e il 30 giugno 2016. La presentazione delle domande poteva essere effettuato dal 2 febbraio sino alle ore 12.00 del 27 febbraio alle ore 12.

 

Quanto ai destinatari del bonus, esso è destinato esclusivamente a dipendenti e pensionati pubblici che sono in condizioni di non autosufficienza o che assistono in casa persone non autosufficienti o con disabilità grave. Sono interessati dal progetto anche i minori disabili, figli di dipendenti pubblici o pensionati deceduti.

 

Condizione necessaria ai fini del riconoscimento del bonus è, all’atto della presentazione della domanda, di aver presentato una Dichiarazione Unica Sostitutiva (Dsu) finalizzata all’acquisizione della certificazione ISEE Sociosanitario riferita al nucleo familiare in cui è presente il beneficiario.  Tale attestazione, in particolare, è necessaria per determinare l’ammontare del contributo mensile erogato dall’Istituto in favore del beneficiario.

 

Va da sé, quindi, che se in sede di istruttoria della domanda, il sistema non rilevi una valida attestazione ISEE Socio sanitario, relativa al nucleo familiare ove compaia il beneficiario, la domanda sarà respinta.

 

Oltre al suddetto bonus, il bando prevede anche l’assegnazione di un trattamento integrativo che può arrivare fino a un massimo di 2400 euro, importo che, in ogni caso viene concesso in base allo specifico percorso assistenziale che il beneficiario deve seguire.

 

Lo Studio rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento.

 

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