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Contributi alle imprese per interventi di interventi aventi ad oggetto nuovi insediamenti produttivi, o ampliamenti o programmi di riconversione produttiva

(Rif. art. 6 L.R. 3/2015 Rilancimpresa)

 

La Regione promuove incentivi a fondo perduto per l’insediamento negli agglomerati industriali rivolti a piccole  e medie imprese, nonché alle  grandi imprese, aventi per oggetto nuovi insediamenti produttivi, oppure ampliamenti o programmi di riconversione produttiva di imprese già insediate. Domande dal 26 ottobre 2020 al 26 febbraio 2021.

 

BENEFICIARI

Possono beneficiare dei contributi previsti dal presente regolamento le grandi imprese e le PMI localizzate o che localizzano l’attività negli agglomerati industriali;



PROGETTI AMMISSIBILI

Le iniziative ammissibili riguardano la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi, ampliamenti o programmi di riconversione localizzate presso una sede o unità locale negli agglomerati industriali della regione Friuli Venezia Giulia di competenza dei consorzi o ricadenti nelle aree dei distretti industriali, nonché nel territorio del comune di Cividale del Friuli, e comportare:

  • un elevato impatto occupazionale (minimo 3 unità)
  • un aumento della capacità competitiva delle imprese e delle filiere di interesse regionale, anche con riferimento ai mercati esteri
  • l’introduzione di nuovi prodotti e nuovi servizi, nonché di nuovi metodi per produrli distribuirli e usarli
  • il miglioramento delle performance ambientali dell’impresa
  • l’adozione di iniziative di responsabilità sociale di impresa (impatto dell’attività produttiva sul mercato, sul luogo di lavoro, sull’ambiente e sulla società nel suo complesso)
  • il miglioramento degli standard di efficienza energetica conseguito mediante investimenti realizzati in proprio o tramite Energy Service Company

 

SPESE AMMISSIBILI

Negli agglomerati industriali sono ammissibili le seguenti spese

  • costi per gli investimenti in attivi materiali, consistenti nell’acquisto di terreni, immobili, impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica;
  • costi per gli investimenti inattivi immateriali, che consistono in diritti di brevetto, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale;
  • costi salariali stimati, relativi ai posti di lavoro creati per effetto dell’investimento iniziale, calcolati su un periodo di due anni;
  • costi per la realizzazione di opere edili.


Sono ammissibili i costi per la locazione degli attivi materiali, a patto che:

  • per i terreni e gli immobili, la locazione deve proseguire per almeno cinque anni per le grandi imprese e tre anni per le piccole e medie, decorrenti dalla data di conclusione dell’iniziativa;
  • per gli impianti o i macchinari, il contratto di locazione deve essere stipulato sotto forma di leasing finanziario e deve prevedere l’obbligo per il beneficiario di acquisire l’attivo alla sua scadenza.


Negli agglomerati industriali possono essere concessi contributi in regime <<de minimis>> per le spese relative ai seguenti costi:

  • costi per servizi di consulenza esterna, finalizzate all’avvio dei nuovi insediamenti, ovvero all’ampliamento o alla riconversione nonché i progetti di tutela ambientale, comprese le spese inerenti all’eventuale redazione del business plan;
  • spese di pubblicità e attività promozionali, anche attraverso siti di e-commerce, legate all’avvio dell’impresa, nel limite di spesa massima di 10.000,00 euro;
  • spese connesse all’attività di certificazione della spesa, nel limite di spesa massima di euro 2.000,00;
  • affitto di immobili.



Sono altresì ammissibili ad incentivazione progetti di tutela ambientale destinati all’attività produttiva esclusivamente per autoconsumo, e riguardanti:

  • investimenti a favore di misure di efficienza energetica:
  • investimenti a favore della cogenerazione ad alto rendimento:
  • investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili:
  • investimenti in studi ambientali, compresi gli audit energetici.



INTENSITA’ DELL’AIUTO E LIMITI DI SPESA

Limiti minimi di spesa:

  • 500.000€ per le PMI
  • 1.000.000€ per le grandi imprese

 

Intensità:

Misure di aiuto

Intensità di aiuto espressa in percentuale dei costi ammissibili

e importi massimi dell’aiuto

Aiuti agli investimenti nelle

aree assistite a finalità regionale

(Allegato 2)


30% piccole imprese – max 1,5 milioni di euro per impresa e per progetto

20% medie imprese – max 1,5 milioni di euro per impresa e per progetto

10% grandi imprese solo per nuove attività

Max 3 milioni di euro per impresa e per progetto

Aiuti agli investimenti alle PMI

(Allegato 1 - Zona D1)


20% piccole imprese

10% medie imprese

Max 1 milione di Euro per impresa e per progetto di investimento


Aiuti in regime de minimis

(Allegato 2)


70% fino ad un massimo di 200.000,00 Euro

nell’arco di tre esercizi finanziari

Aiuti agli investimenti per

l’efficienza energetica


50% piccole imprese

40% medie imprese

30% grandi imprese

+ 5% aree assistite

Max 0,5 milioni di Euro per impresa e per progetto

Aiuti agli investimenti per

cogenerazione ad alto rendimento


65% piccole imprese

55% medie imprese

45% grandi imprese

+ 5% aree assistite

Max 0,5 milioni di Euro per impresa e per progetto

Aiuti agli investimenti per produzione

di energia da fonti rinnovabili


Dal 65% al 30%, per tipologia di investimento,

+ 5% aree assistite

Max 15 milioni di EUR per impresa per progetto di investimento

Studi ambientali compresi

gli audit energetici


70% piccole imprese

60% medie imprese

50% grandi imprese

Max 15 milioni di EUR per impresa per progetto di investimento

 


DURATA PROGETTO

L’iniziativa può avere una durata massima pari a 36 mesi decorrenti dalla data di avvio del progetto. 



PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La domanda deve essere presentata tramite posta elettronica certificata 

  • dalle ore 9.15 del 26 ottobre 2020
  • ed entro le ore 16.00 del 26 febbraio 2021.


 

 

Allegato 1 - Zona D1: 

alleg 1



 

Allegato 2:

 Alleg 2